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Messico: ex presidente Pena Nieto indagato per corruzione

Messico: ex presidente Pena Nieto indagato per corruzione

Accusato di aver ricevuto tangenti da Odebrecht

ROMA, 12 agosto 2020, 16:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Procura generale del Messico ha aperto un'inchiesta sull'ex presidente Enrique Pena Nieto e sul suo ex ministro delle Finanze, Luis Videgaray, per presunti atti di corruzione legati alla società di costruzioni brasiliana Odebrecht.
    Secondo quanto riferito dal quotidiano messicano Milenio, l'indagine si basa su una denuncia in base alla quale l'ex presidente del Partito Rivoluzionario Istituzionale (Pri) e Videgaray sono accusati di aver ordinato la distribuzione di oltre 500 milioni di pesos (circa 19 milioni di euro) di tangenti ricevute dalla compagnia brasiliana per pagare consiglieri stranieri nella campagna del 2012, legislatori e un partito politico.
    Il procuratore generale Alejandro Gertz Manero ha riferito la denuncia contro Pena Nieto e Videgaray è stata presentata dall'ex direttore della compagnia petrolifera statale Petróleos Mexicanos, Emilio Lozoya Austin, che è stato un consigliere di Pena Nieto nella sua campagna presidenziale del 2012 e che è detenuto con l'accusa di corruzione, e oggi collabora con la giustizia messicana.
    In un messaggio ai media, il procuratore ha riferito che Lozoya, estradato in Messico a luglio dopo essere stato arrestato in Spagna, ha riferito che Odebrecht avrebbe pagato una serie di tangenti di valore superiore ai 100 milioni di pesos che sono state "utilizzate principalmente per la campagna 2012" delle elezioni per la presidenza messicana.
    "Colui che in seguito è diventato presidente (Peña Nieto) e il suo segretario al Tesoro (Luis Videgaray) sono le persone, sottolinea Loyoza, che hanno ordinato che questi soldi fossero consegnati a vari consiglieri stranieri che hanno collaborato e lavorato per la campagna", ha riferito Gertz.
    Il procuratore ha poi riferito che Lozoya ha anche denunciato l'acquisto di voti da parte dei due accusati per assicurarsi le riforme strutturali nel 2013 e nel 2014. "In quel caso specifico si parla anche di 120 milioni di pesos, che le stesse persone hanno ordinato di distribuire a un deputato e cinque senatori", ha spiegato.
   

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