"Il futuro della Bielorussia
può essere deciso solo dai suoi cittadini", eventuali interventi
esterni "non sarebbero tollerabili". Lo ha detto il presidente
dell'Europarlamento David Sassoli nel suo video intervento al
vertice straordinario Ue sulla crisi in Bielorussia. L'Ue ha il
dovere di "sostenere la richiesta dei cittadini di poter
svolgere al più presto nuove elezioni e garantire che gli atti
di violenza e tortura siano accertati e puniti" anche attraverso
l'adozione di sanzioni "al più presto".
Per Sassoli, il ricorso a "misure sanzionatorie" deve servire
"per accertare e punire le gravi violazioni dei diritti umani,
considerando anche l'opportunità di intervenire congelando il
patrimonio di coloro che stanno abusando del loro potere e
violando le libertà fondamentali dei cittadini".
"Migliaia di persone - ha ricordato il presidente del Pe -
sono in strada da ormai 10 giorni per protestare non solo contro
elezioni truccate, come certificato da tutti gli osservatori
internazionali, ma soprattutto contro la brutalità e la violenza
del regime. Le scene che vediamo e le storie che ci vengono
raccontate, quelle di torture e violenze contro pacifici
manifestanti, sono orribili e hanno provocato emozione nelle
nostre opinioni pubbliche".
"I timori di una escalation di attività repressive e militari
sono molto forti - ha proseguito Sassoli - e a quanti credono di
poterci dividere voglio dire subito che non vi sono europei
tranquilli: tutti gli europei sono preoccupati, allarmati e i
nostri sentimenti saranno confermati anche nelle conclusioni di
questo Consiglio".
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