Dopo l'impatto del missile con
l'aereo di linea ucraino che uccise tutte le 176 persone a bordo
l'8 gennaio scorso trascorsero 19 secondi, in cui si sentono le
conversazioni del piloti: è quanto ha rivelato l'agenzia
iraniana per l'aviazione civile al termine della lettura, presso
una ditta specializzata a Parigi, del contenuto delle due
scatole nere del Boeing 737-800 delle Ukraine International
Airlines, esploso poco dopo il decollo dall'aeroporto di Teheran
lo scorso 8 gennaio. Un disastro per il quale l'Iran si è
assunto la responsabilità, ammettendo un "errore umano" legato
al sistema radar collegato alla difesa militare antiaerea dei
Guardiani della Rivoluzione.
Sia il voice recorder (Cvr), che registra le voci nella
cabina di pilotaggio, che il Flight Data Recorder (Fdr) che
trascrive i dati tecnici, si interrompono simultaneamente,
scrive il rapporto della Civil Aviation Organization iraniana.
L'abbattimento del volo ucraino è avvenuto la stessa notte in
cui l'Iran ha lanciato alcuni missili balistici contro le truppe
americane in Iraq: una rappresaglia per l'uccisione da parte di
un drone Usa del generale dei Pasdaran Qassem Soleimani vicino a
Baghdad il 3 gennaio.
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