"Il rock deve sempre andare in
direzione ostinata e contraria. E' quello il suo ruolo:
scardinare pregiudizi e preconcetti". Parola di un rocker di
razza come Edoardo Bennato, che ancora oggi si sente "contro".
"Come negli anni Settanta andavamo con la musica contro la
strategia della tensione, oggi dobbiamo andare contro la
strategia del virus, che ha rivoluzionato le nostre vite",
sostiene.
Il cantautore napoletano è protagonista di un evento speciale
al festival del videoclip IMAGinACTION a Forlì, con un concerto
di un'ora nel drive in allestito per l'occasione all'aeroporto,
per festeggiare i 40 anni di uno dei suoi album cult Sono Solo
Canzonette, uscito nel 1980. Un concept album ispirato alla
favola di Peter Pan. "Non mi piace indulgere nel passato, ma
senza dubbio i personaggi di quei brani sono più vivi che mai:
da Mangiafuoco a Capitan Uncino. E non sono migliorati. Li
possiamo ritrovare uguali a loro stessi tra i politici e i
governanti di oggi".
Un disco che forse oggi non avrebbe visto la luce. "All'epoca
era un'idea nuova, oggi, inutile negarlo, non si vendono più
dischi e la musica viene fruita in maniera diversa, senza troppo
approfondimento - è l'analisi di Bennato -. Non c'è più la
consapevolezza di ciò che si sta ascoltando".
L'invito ad IMAGinACTION è stato accolto con molto piacere.
"Mi considero l'inventore del videoclip: nel '77 sono stato tra
i primi a raccontare in immagini ben 5 brani di Burattini senza
fili. Per me i video sono una forma d'arte completa".
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