A pochi giorni dal Requiem di Verdi
in Duomo il 4 settembre, in cui coro e orchestra della Scala si
troveranno a ranghi pieni per la prima volta dal lockdown, il
teatro ha deciso di avviare una campagna di tamponi a tutti i
dipendenti del settore artistico, quindi musicisti, cantanti e
ballerini.
Lo riporta Il Giorno spiegando che il motivo di questa scelta
è stato il risultato dei test sierologici fatti dai dipendenti
su base volontaria nelle scorse settimane. Si tratta di un
'indagine epidemiologica, realizzata in collaborazione con
l'ospedale Sacco e la consulenza del direttore del reparto di
Malattie Infettive Giuliano Rizzardini, da cui si è visto che
fra il personale artistico c'è una positività tre volte
superiore agli altri reparti, dove è possibile mantenere il
distanziamento e indossare le mascherine.
Per questo, ha spiegato il sovrintendente Dominique Meyer in
una lettera ai dipendenti interessati dai tamponi, si è deciso
di "integrare le misure di prevenzione previste dal 'Protocollo
Covid-19 Scala"' sottoponendo a tampone nasofaringeo per la
ricerca del Covid-19 gli artisti di coro, i componenti del corpo
di ballo e i musicisti dell'orchestra, in ragione del fatto che
durante la loro attività professionale non possono sempre
portare la mascherina né possono rispettare in modo continuativo
le norme di distanziamento".
Lo screening è iniziato venerdì nell'infermeria del teatro.
"Fino all'esito negativo del tampone - ha spiegato il
sovrintendente - gli artisti interessati potranno svolgere solo
attività che consentano il rispetto delle norme generali di
prevenzione: distanziamento, lavaggio/igienizzazione frequente
delle mani, uso della mascherina".
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