I Paesi ancora aderenti all'accordo
sul nucleare del 2015 fra Iran, Cina, Russia, Francia, Gran
Bretagna e Germania, hanno ribadito "l'importanza di preservare"
tale intesa come "elemento chiave dell'architettura globale di
non proliferazione globale" e sottolineato che gli Stati Uniti
non possono avviare il processo per la reintroduzione delle
sanzioni delle Nazioni Unite in quanto sono usciti da tale
accordo fin dal 2018. E' quanto si legge nella dichiarazione
conclusiva di una riunione della Commissione congiunta
dell'accordo, conosciuto come Joint Comprehensive Plan of Action
(JCPOA), svoltasi a Vienna.
Nella dichiarazione, il cui testo integrale è stato diffuso
dall'ambasciata iraniana a Roma, si afferma che "la piena
applicazione dell'accordo da tutte le parti rimane cruciale".
Quanto alle recenti discussioni al Consiglio di sicurezza delle
Nazioni Unite in merito al tentativo degli Usa di reintrodurre
sanzioni contro la Repubblica islamica, si sottolinea che,
poiché Washington è uscita unilateralmente dall'intesa l'8
maggio del 2018 e non ha più partecipato da allora ad alcuna
attività relativa al JCPOA, "non può avviare il processo per
reintrodurre sanzioni dell'Onu sulla base della risoluzione
2231", che ha recepito l'intesa.
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