Oltre 1.000 medici in Gran Bretagna
stanno pensando di mollare il servizio sanitario nazionale (NHS)
e trasferirsi all'estero a causa della cattiva gestione della
pandemia di coronavirus da parte del governo di Boris Johnson.
Lo rivela un sondaggio pubblicato dal Guardian secondo il quale
tra i dottori è forte il senso di "frustrazione" e "disincanto".
Chi non intende trasferirsi all'estero, sta pensando ad un
periodo di pausa dal lavoro o a trasferirsi nel settore privato,
rivela ancora l'inchiesta condotta dalla Doctor's Association
UK.
Dei 1.758 medici intervistati tutto il Regno Unito quasi
sette su dieci - 1.214 (69%) - hanno risposto che "la pandemia e
il trattamento da parte del governo dei medici in prima linea li
stanno spingendo a lasciare" la sanità pubblica. Alla domanda
"dove ti vedi a lavorare nei prossimi uno o tre anni?", quasi
due terzi - 1.143 (65%) - hanno risposto fuori da NHS, un
sistema già in crisi con oltre 8.000 dottori in meno di quanti
ne servirebbero.
La ragione principale per lasciare il servizio sanitario
nazionale, citata dal 74% degli intervistati, è il mancato
aumento di stipendio. Sebbene Londra abbia recentemente
annunciato un incremento salariale del 2,8% per molti medici nel
Regno Unito, la misura non riguarda gli specializzandi e la
maggior parte dei medici di base. Altre motivazioni principali
la mancanza di dispositivi di protezione individuale (65%) nel
momento peggiore della crisi sanitaria causata dal Covid-19 e il
divieto per i medici di parlare pubblicamente (54%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA