"Facebook mi ha bloccato la
diffusione di video fino all'8 settembre. Ora tocca a voi": così
lo stesso Alan Cocq, malato incurabile che ha annunciato ieri di
voler sospendere nutrizione e farmaci e trasmettere la sua morte
in diretta, annuncia sul suo profilo la decisione del social
network.
Cocq aveva chiesto al presidente francese Emmanuel Macron di
sottoporsi all' eutanasia, in deroga alla legge sul fine vita in
vigore nel Paese. La drastica decisione dopo il diniego,
motivato dall'impossibilità di agire contro la legge.
"Non mancate di far sapere alle persone cosa ne pensate di
Facebook e dei suoi metodi di ingiusta discriminazione e
ostacolo alla libertà di espressione, - esorta Cocq i suoi
sostenitori che continuano a supportare la sua battaglia - un
diritto che è tuttavia imprescrittibile a qualsiasi cittadino
francese ed europeo".
"Fate appello ai vostri deputati francesi ed europei, ai
vostri senatori, al governo, alla Presidenza della Repubblica -
aggiunge - per protestare contro la violazione di questo diritto
fondamentale da parte di Facebook, in modo che cessi
immediatamente".
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