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Gavino Ledda, Padre padrone ancora esempio per i giovani

Gavino Ledda, Padre padrone ancora esempio per i giovani

Mereu firma Assandira, tra storia familiare e guasti del turismo

VENEZIA, 06 settembre 2020, 16:32

Redazione ANSA

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Quando nel '75 uscì il suo romanzo autobiografico e nel '77 i Taviani ne trassero quel capolavoro cinematografico che è Padre Padrone vincendo la Palma d'oro a Cannes, Gavino Ledda fece scalpore. La storia di quel bambino che voleva studiare ma che il padre toglieva da scuola perché aveva bisogno di un aiutante, un guardiano per le sue pecore nei pascoli impervi della Sardegna, quel mondo rurale, quell'educazione durissima, quell'abitare il mondo in fondo come si faceva all'alba del mondo divenne simbolica. Ledda, ormai, da quel tempo è un'icona della Sardegna, oltre che dell'emancipazione.
    "I giovani mi vogliono bene, leggendo il mio libro non sa quanti sono riusciti a diplomarsi e mi ringraziano ancora", dice all'ANSA Ledda, nato pastore, passato dall'analfabetismo alla laurea, alla glottologia, all'Accademia della Crusca, alla poesia. "A me la vita non è cambiata, quello che scrissi era un atto dovuto per la mia storia. La cultura è rimasta ancora quella di Padre Padrone". Camicia a scacchi, t-shirt bianca sotto, sneakers ai piedi, una massa di capelli neri, Gavino Ledda ha 82 anni, ne dimostra 15 di meno,è al Lido tra i protagonisti del potente Assandira di Salvatore Mereu (dal 9 settembre in sala con Lucky Red) con Anna Konig, Marco Zucca, Corrado Giannetti, liberamente tratto dal romanzo di Giulio Angioni edito da Sellerio, film fuori concorso .
    Il film, "anche se non è una storia locale ma universale", ha al centro la Sardegna e l'incontro si sposta anche sull'attualità. "L'industria del turismo non va demonizzata - dice il regista - ma quello che è accaduto ad agosto è un pianto del coccodrillo, aprendo la regione si accettava il rischio".
    Più radicale Ledda: "Si stava tanto bene, poi sono arrivati i continentali ed eccoci qua, non voglio fare nomi...". La Assandira del titolo è l'agriturismo in mezzo al bosco che di notte prende fuoco. Costantino non riesce a salvare il figlio, il maltempo che imperversa, una pioggia infinita spegne l'incendio ma non certo il suo dolore. L'indagine di polizia sulla devastazione è solo l'inizio.
   

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