E' scontro tra l'Ufficio
scolastico e la Regione Piemonte sull'ordinanza con cui il
governatore Alberto Cirio impone alle scuole di misurare la
temperatura e alle famiglie di auto-certificare la rilevazione a
casa. Una iniziativa "tardiva e inappropriata" per il direttore
generale dell'Ufficio scolastico regionale (Usr), Fabrizio
Manca, che accusa la Regione di non avere fiducia e di non
credere nelle famiglie, cui lo Stato ha affidato il compito di
misurare la temperatura ai propri figli. "Il rischio che
l'Ordinanza possa creare confusione è alto, questo mi
preoccupa", perché "cambia le regole dettate dal governo senza
valutarne gli impatti".
Pronta la replica del governatore Cirio: "In un paese normale
la temperatura la si misura a scuola; già noi usiamo questo
meccanismo perché il governo ha scelto così, almeno noi vogliamo
essere sicuri che i bambini quando entrano a scuola ci sia una
certificazione che dica che la febbre non ce l'hanno", dice il
presidente della Regione, ricordando a margine
dell'inaugurazione della nuova sede del Gruppo Cassa Depositi e
Prestiti che del tema della febbre "stiamo parlando da un
mese...".
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