Una villa imponente ma discreta,
immersa nel verde di Caracalla, 'soffiata' sul filo di lana nel
1954 a Vittorio de Sica (anche lui interessato a comprarla)
pagandola dieci milioni di allora in contanti. Una dimora
trasformata da Albertone nel proprio scrigno di quotidianità,
successi, amici, passioni e riservatezza. Un luogo che ora potrà
venire scoperto per la prima volta dal pubblico con 'Il
Centenario - Alberto Sordi - 1920 -2020, la grande
esposizione/ritratto sull'icona del nostro cinema, in programma
dal 16 settembre al 31 gennaio, realizzata nel rispetto di tutte
le norme precauzionali anticovid. Un percorso che comprende
anche due grandi tensostrutture davanti la villa (realizzate
dov'era in precedenza la piscina) e il Teatro dei Dioscuri.
Un viaggio nella carriera e nella vita di Sordi, fra
centinaia di oggetti famigliari, pezzi d'arte, copioni, foto,
lettere, premi, bozzetti, costumi e oggetti di scena, da buona
parte del guardaroba del Marchese del Grillo ai camici del
dottor Tersilli, dalla divisa da 'Pizzardone' de Il Vigile alla
Harley Davidson di Un americano a Roma. "Proprio per
rispettare la storia di questa casa, che diventerà presto un
museo, ho cercato di non alterare gli ambienti che sono rimasti
intatti dopo la morte dell'attore, così come lui li aveva voluti
e vissuti, facendoli dialogare con l'esposizione" spiega
Alessandro Nicosia, curatore della mostra con Vincenzo Mollica e
Gloria Satta. Tra i primi ambienti c'è il Teatro che Sordi fece
costruire per rappresentazioni private o proiezioni con pochi
amici (completo di cabina di proiezione), che ospiterà in modo
permanente, ha annunciato la Sindaca Virginia Raggi, le
proiezioni dei film dell'attore. Proseguendo, si passa per la
palestra di Sordi, per salire ai saloni, che ospitano anche due
De Chirico. Si arriva al suo studio, alla camera da letto e
alla candida barberia.
All'esterno nelle tensostrutture, ci si immerge invece nel
Sordi doppiatore, conduttore, attore, di teatro, radio e cinema,
poi anche regista, capace di riflettere gli italiani nelle loro
contraddizioni. Si viene a contatto infine con il Sordi più
segreto, dagli amori alla grande attività di benefattore.
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