Amal Clooney, moglie di George e
avvocato impegnato nella difesa dei diritti umani, si dimette
dall'incarico di emissario speciale del Foreign Office
britannico per la libertà d'informazione nel mondo per protesta
contro il progetto di legge presentato dal gabinetto di Boris
Johnson sul dopo Brexit che mira a modificare alcuni obblighi
assunti con l'Ue in violazione del diritto internazionale.
In una lettera indirizzata oggi al ministro degli Esteri,
Dominic Raab, Clooney ricorda di aver accettato a suo tempo il
ruolo offertole dal governo Tory per contribuire a promuovere il
rispetto nei vari Paesi delle norme che tutelano la libertà dei
media, norme fissate proprio "dal diritto internazionale
esistente". "Ho accettato perché credo nell'importanza di questa
causa e perché ho apprezzato il ruolo significativo svolto dal
Regno Unito nella tutela dell'ordine legale internazionale",
aggiunge, sottolineando tuttavia d'essere rimasta "sconcertata"
dalla decisione del governo attuale di presentare una legge,
l'Internal Market Bill, che per sua stessa ammissione viola il
diritto internazionale". Una violazione "deplorevole", anche se
descritta come "specifica e limitata", denuncia Amal, precisando
d'aver rinviato fino ad oggi le dimissioni in attesa di un
colloquio con Raab; colloquio durante il quale afferma ora di
non aver avuto "alcuna rassicurazione su un cambiamento di
posizione imminente" riguardo alla legge. "Pertanto - conclude -
non ho alternative se non rinunciare all'incarico".
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