Sono da stamani in vigore in tutta
l'Inghilterra - dopo le nuove linee guida pubblicate ieri per
decreto dal governo di Boris Johnson sul coronavirus - le super
multe fino a 10.000 sterline annunciate nei giorni scorsi contro
la violazione dell'isolamento precauzionale obbligatorio in caso
di contagio o contatti con persone infette individuati dalle
autorità sanitarie con il sistema di test and tracing. La
stretta rientra in un più ampio giro di vite sui contatti
sociali e sul ritorno alla raccomandazione del lavoro da casa
deciso dal premier Tory di fronte al nuovo incremento delle
ultime settimane dei casi di Covid-19 in Europa e nel Regno.
"Non permetteremo a chi trasgredisce di mettere a rischio i
progressi fatti grazie alla maggioranza (della popolazione) che
rispetta le regole", ha avvertito la ministra dell'Interno,
Priti Patel, confermando il rafforzamento dei controlli di
polizia. Mentre il titolare della Sanità, Matt Hancock, ha
ribadito che il governo si riserva ulteriori misure, se
necessarie. Fra le ipotesi concretamente in discussione, stando
al Times, c'è pure quella di "un lockdown dei contatti sociali"
(pub e ristornati inclusi) di due settimane esteso a gran parte
dell'Inghilterra, e forse anche a Londra, per frenare la spirale
dei nuovi focolai senza arrivare al blocco delle generalità
delle attività economiche né rimettere in discussione la recente
riapertura di scuole e università, a differenza di quanto
imposto in primavera durante la fase acuta della pandemia.
Johnson deve tuttavia affrontare venti di ribellioni di una
cinquantina di deputati 'libertari' della maggioranza Tory, che
vorrebbero sottoporre a scrutini stringenti del Parlamento le
restrizioni future attraverso un emendamento bipartisan alla
legislazione semestrale sull'emergenza sanitaria il cui rinnovo
è in discussione da oggi alla Camera dei Comuni.
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