Regola numero uno dei disaster movie:
qualsiasi cosa stia per distruggere l'umanità non è mai peggio
dell'umanità stessa quando è in pericolo. Questo almeno vale per
Greenland, il film diretto da Ric Roman Waugh, in sala dall'8
ottobre con Universal Pictures e Lucky Red, che racconta appunto
la storia di John Garrity (Gerard Butler) e della sua famiglia
alle prese con un disastro naturale.
Di scena la solita formula: sentimenti, famiglia e disastro
che nel caso di Greenland prende la forma di un
asteroide-cometa, soprannominato Clarke, che sta per passare
molto vicino alla Terra. Una cometa per niente natalizia, ma
davvero maledetta che ha una perfida caratteristica: quella di
frantumarsi in mille pezzi che piovono sulla superficie del
pianeta con effetti disastrosi. Ormai diverse città sono già
state rase al suolo, ma l'impatto, quello vero e definitivo,
deve ancora venire: un enorme frammento di Clarke che si sta
dirigendo verso l'Europa provocherà la sicura estinzione
dell'intera umanità.
In questo clima di panico e confusione l'obiettivo di John
sarà quello di portare in salvo sua moglie (l'attrice brasiliana
Morena Baccarin) e suo figlio (Roger Dale Floyd) verso l'unico
posto sicuro, degli hangar antiatomici collocati nell'Antartide,
in una lotta contro il tempo e appunto gli altri uomini diretti
verso lo stesso obiettivo.
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