I primi 90 giorni della diffusione
della pandemia negli Usa dal metà gennaio a metà aprile 2020 e
gli errori fatti nella gestione dell'emergenza sotto la guida
del presidente Trump inchiodato per settimane al suo slogan
"abbiamo tutto sotto controllo". Li esplora il documentario
scandito da un tono da thriller, The Curve, del giornalista e
documentarista britannico Adam Benzine nominato all'Oscar nel
2016 per il corto documentario Claude Lanzmann: Spectres of the
Shoah.
The Curve è un viaggio serrato tra report giornalistici,
documenti e testimonianze, che Benzine offre al pubblico in
anteprima gratuita su you tube per una settimana, fino al 4
novembre, il giorno dopo l'Election day, delle presidenziali
Usa. "L'elemento assolutamente imprevedibile nella risposta a
questa pandemia, rispetto alle altre, è stata la reazione
caotica e inadeguata del governo americano" dice la giornalista
investigativa Sonia Shah. Il racconto parte dalle
sottovalutazioni di gennaio. "Lo si vedeva come un problema
cinese" dice il dr. Steven Taylor dell'Università della Columbia
Britannica. Tuttavia nell'entourage di Trump iniziano i
tentativi, respinti, di fargli prendere coscienza della
questione, come quello fatto dal consulente per gli scambi
commerciali Peter Navarro.
A metà febbraio "avremmo dovuto aumentare esponenzialmente il
numero delle persone testate e messe in isolamento e fare un
contact tracing molto migliore ma non è stato fatto" spiega
Emily Landon, Capo Epidemiologa per le malattie infettiva al
Chicago College of Medicine.
Trump i ha continuato a mandare messaggi contraddittori ma la
risposta inadeguata degli Usa "non è solo colpa sua - aggiunge
Ed Yong, reporter scientifico di The Atlantic - ma anche degli
anni di tagli sistematici al sistema sanitario nazionale e alla
mancanza di attenzione alla preparazione (per le emergenze,
ndr)". Problemi iniziati 30 anni, fa arrivati al culmine con
Trump e che ora "devono assolutamente essere affrontati".
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