Il presidente francese, Emmanuel
Macron, ha annunciato oggi un raddoppio degli agenti che
controllano le frontiere della Francia "da 2.400 a 4.800" per
lottare contro la minaccia terroristica, i traffici e
l'immigrazione clandestina. Il raddoppio è stato deciso "a causa
dell'intensificazione della minaccia" dopo i recenti attentati,
fra cui quello di Nizza. Lo ha detto lo stesso Macron in visita
alla frontiera franco-spagnola al colle del Perthus, sui
Pirenei. Macron si è detto "favorevole a riformare Schengen in
profondità", precisando che tale riforma dovrà comportare "un
maggior controllo alle frontiere" e che "proposte in tal senso"
saranno da lui stesso portate al Consiglio europeo di dicembre.
"Dobbiamo ripensare l'organizzazione" di Schengen, ha detto, e
"intensificare la nostra protezione comune alle frontiere con
una vera polizia di sicurezza alle frontiere esterne". Tutto
questo, con la "volontà di raggiungere l'obiettivo sotto la
presidenza francese", nel primo semestre 2022. La
"rifondazione", ha spiegato Macron, dovrà rendere lo spazio
Schengen "più coerente", affinché "protegga meglio le sue
frontiere comuni" e "articoli meglio" gli imperativi di
responsabilità di protezione delle frontiere e di "solidarietà"
e che "il carico non resti soltanto sui paesi di primo
ingresso".
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