E' una triade al femminile quella che
domina nella quarta stagione di The Crown, il nuovo capitolo
(ambientato tra il 1979 e l'inizio degli anni '90) della
pluripremiata serie creata da Peter Morgan, sul regno di
Elisabetta II (la sempre magistrale Olivia Colman), in arrivo su
Netflix il 15 novembre. In una realtà dove le donne forti non
mancano, dalla sorella della regina Margaret (Helena Bonham
Carter) alla figlia Anna (Erin Doherty), irrompono nella storia
due personalità che hanno segnato la storia della parte finale
del '900, la principessa Diana (Emma Corrin) e Margaret Thatcher
(una straordinaria Gillian Anderson, che sicuramente rivedremo
in lizza per tutti i principali premi di stagione) .
Corrin, già messasi in luce con la serie Pennyworth, si
rivela all'altezza della sfida. Aiutata dalla grande somiglianza
con la principessa del Galles, riflette il misto di fascino,
ingenuità e intelligenza istintiva della Diana 18enne che la
porta a conquistare il favore della famiglia reale nel primo
incontro ufficiale, a Balmoral. La quarta stagione traccia anche
l'evoluzione della personalità di Diana, che comprende ancora
prima del matrimonio con Carlo (Josh O'Connor) il pericolo
rappresentato da Camilla e fatica ad adeguarsi ad un'etichetta
di corte 'rigida e vetusta'. Tuttavia la giovane principessa non
si lascia schiacciare.
Ancora più riuscita, la camaleontica performance di Gillian
Anderson, dalla camminata alla parlata alla postura, per
Margaret Thatcher. L'attrice incarna con autorevolezza e tracce
di vulnerabilità una donna che si sente costantemente messa in
discussione da una politica maschilista classista.
Un periodo di trasformazione pronto a culminare negli shock
mediatici, tra scandali e lutti collettivi, degli anni
successivi, che vedremo raccontati da The Crown 5 e 6. Ultimi
due capitoli per i quali si avrà l'ultimo cambio di cast, con
Imelda Staunton per la Regina, Jonathan Pryce per Filippo,
Lesley Manville per Margaret, Elizabeth Debicki per Diana e
Dominic West per il principe Carlo.
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