"Mi trovo ad essere accusata di
aver evaso il Fisco, lo trovo profondamente ingiusto, una cosa
che anche per me è una vergogna, non ho nessuna colpa". La
conduttrice tv Simona Ventura si è difesa con questa
dichiarazione spontanea nel processo milanese nel quale è
accusata di evasione fiscale, per fatti tra il 2012 e il 2015,
per circa 500mila euro. "Non mi sono mai interessata di aspetti
tributari - ha aggiunto davanti al giudice Saba - di queste cose
non ho mai capito un tubo, il mio errore probabilmente è stato
dare fiducia ai professionisti che si occupavano di questi
aspetti".
"Sono 34 anni che lavoro nel mondo dello spettacolo e non mi
sono mai interessata di aspetti tributari", ha spiegato la
conduttrice, difesa dai legali Jacopo Pensa e Federico Papa. "Ho
sempre delegato a professionisti - ha proseguito - e lo dico non
per scaricare su di loro, ma perché avevo fiducia".
Ventura ha spiegato di aver sempre voluto "pagare tutte le
tasse" e quindi ha cercato di pagare "il pregresso" con un
accertamento "tombale", ma poi si è accorta che "non riusciva a
pagare tutto, perché era molto oneroso, ho fatto anche debiti
con le banche e ipoteche"
Riproduzione riservata © Copyright ANSA