E' polemica in Piemonte tra la
Procura generale e la Camera Penale sul tema dei processi a
rischio per l'emergenza Covid. Dopo la presa di posizione del
procuratore di Torino, Anna Maria Loreto, è arrivata la presa di
posizione degli avvocati, secondo cui "i termini di custodia
cautelare non possono essere dilatati oltre il ragionevole",
perché "il nostro è uno Stato di Diritto che tutela la
presunzione di innocenza".
"Comprendo le ragioni degli avvocati, ma pure che le
particolari esigenze di prevenzione richiedano che, per
determinati imputati, sia scongiurata la possibilità che essi
vengano scarcerati per il decorso dei termini della fase
processuale che si sta svolgendo", replica il procuratore
generale del Piemonte, Francesco Saluzzo, secondo cui "lo Stato
deve fare quanto è nelle sue possibilità per garantire i
cittadini, evitando la possibilità che persone imputate di reati
possano essere scarcerate e riappropriarsi degli spazi criminali
sul territorio".
"Gli imputati sono tutti presunti innocenti, non sono
colpevoli che devono 'solo' essere condannati", sostiene invece
il presidente della Camera Penale, avvocato Alberto De Santcis.
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