"Non siamo condannati a
modelli economici che concentrino il loro interesse immediato
sui profitti come unità di misura e sulla ricerca di politiche
pubbliche simili che ignorano il proprio costo umano, sociale e
ambientale". Lo ha detto il Papa nel videomessaggio a
conclusione di 'The Economy of Francesco', il Forum di Assisi.
"Non siamo costretti a continuare ad ammettere e tollerare in
silenzio nei nostri comportamenti che alcuni si sentano più
umani di altri, come se fossero nati con maggiori diritti".
Il Papa ha dunque chiesto ai giovani un "patto" per cambiare
i modelli economici perché "non possiamo andare avanti in questo
modo". " Sapete che urge una diversa narrazione economica, urge
prendere atto responsabilmente del fatto che l'attuale sistema
mondiale è insostenibile". "Siete chiamati a incidere
concretamente nelle vostre città e università, nel lavoro e nel
sindacato, nelle imprese e nei movimenti, negli uffici pubblici
e privati", "è tempo, cari giovani economisti, imprenditori,
lavoratori e dirigenti d'azienda, è tempo di osare il rischio di
favorire e stimolare modelli di sviluppo, di progresso e di
sostenibilità in cui le persone, e specialmente gli esclusi"
siano protagonisti. "Niente scorciatoie, lievito, sporcarsi le
mani".
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