La Procura di Napoli sta indagando
anche su altri decessi avvenuti all'ospedale Cardarelli nello
stesso periodo in cui è morto Giuseppe Cantalupo, l'84enne
trovato senza vita in un bagno della struttura sanitaria
partenopea. Un caso che ha destato scalpore a causa di un video
girato da uno dei pazienti che erano nella stessa stanza
dell'anziano.
Gli inquirenti della sezione "Lavoro e colpe professionali"
sono in attesa di conoscere le valutazioni dei tre periti
nominati per l'autopsia, alla quale ha preso parte anche il
consulente designato dall'avvocato della famiglia. L'obiettivo
dei magistrati, coordinati dal procuratore aggiunto Simona Di
Monte, è verificare la correttezza dell'operato del personale
medico e, più in generale, le condizioni in cui sono curati i
pazienti, tenendo conto anche del particolare contesto di
sovraffollamento e sovraccarico a cui sono sottoposti ospedali e
sanitari a causa dell'emergenza epidemiologica. Il giorno stesso
dell'esame autoptico, l'avvocato della famiglia, dichiarò che la
morte di Giuseppe Cantalupo era stata provocata da una
insufficienza respiratoria la quale, se prontamente contrastata
per esempio, con la somministrazione di ossigeno, poteva
verosimilmente essere evitata.
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