Un alto funzionario iraniano,
stretto collaboratore della Guida suprema Ali Khamenei, ha
smentito le indiscrezioni circolate nelle scorse ore sui social
media su un presunto aggravamento delle condizioni di salute
dell'ayatollah. "Per la grazia di Dio e con le buone preghiere
dei devoti, il Signore è in buona salute ed è impegnato
vigorosamente nel portare avanti il suo piano secondo le
abitudini", ha scritto su Twitter Mehdi Fazaeli, citato
dall'Isna, da tempo tra i responsabili della pubblicazione degli
scritti della Guida di Teheran.
Secondo i rumors, diffusi in particolare da esponenti
dell'opposizione all'estero, Khamenei avrebbe anche trasferito
una parte dei propri poteri al figlio Mojtaba. I problemi di
salute dell'81enne Guida suprema, in carica dalla morte del suo
predecessore e fondatore della Repubblica islamica Ruhollah
Khomeini nel 1989, sono noti da tempo. L'ayatollah avrebbe
sofferto tra l'altro di un tumore alla prostata. Le speculazioni
su un suo aggravamento sarebbero legate anche all'annullamento
di un incontro nei giorni scorsi con il presidente Hassan
Rohani.
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