Banca d'Italia riduce il calo del pil
nel 2020 a -9% dalla precedente stima di -9,5% di luglio ma
sposta "di alcuni mesi" la ripresa nel 2021 dove il pil salirà
solo del 3,5% contro la precedente previsione del 4,8%. E'
quanto si legge nelle proiezioni macro condotte in maniera
coordinata con la Bce. L'economia salirà poi del 3,8% nel 2022 e
del 2,3% nel 2023. "Il più contenuto dato medio annuo del 2021 -
sottolinea l'istituto centrale - risente dell'effetto
trascinamento della flessione del prodotto nella parte finale
del 2020; la crescita è più rapida dal secondo trimestre in poi
e significativamente più forte nel 2022".
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