Il Credit Agricole svaluta le
attività in Italia, suo secondo mercato dopo la Francia, per 900
milioni di euro "alla luce del prolungato periodo di tassi di
interesse molto bassi che peserà sul margine di interesse" della
controllata e sul "suo valore d'uso" per il gruppo francese.
L'impairment, si legge in una nota , sarà contabilizzato per un
ammontare di circa 900 milioni di euro nei conti del Crédit
Agricole S.A. e per 1 miliardo in quelli del Gruppo Crédit
Agricole. La svalutazione non comporterà uscite di cassa,
lasciando intatta la capacità di pagare dividendi, né avrà
effetti sui coefficienti di capitale.
L'Italia "offre un significativo potenziale di crescita e la
nostra fiducia in questo mercato e le nostre ambizioni restano
intatte", afferma il gruppo francese, che ha recentemente
annunciato un'opa sul Creval.
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