Per Marina Confalone Eduardo de
Filippo non è stato solo un maestro ma "quasi un padre",
perlomeno sul palcoscenico allo stesso tempo ne sentiva vista
la sua giovane età una sorta di soggezione "è stato il più
grande attore del novecento". L'attrice napoletana si racconta
cosi in una lunga intervista in occasione dell'atteso Natale in
Casa Cupiello, il testo drammatico di Eduardo De Filippo che
ritorna in tv per una nuova trasposizione, il 22 dicembre in
prima serata su Rai1, con un film evento con la regia di Edoardo
de Angelis. Se a vestire i panni che furono del grande
drammaturgo partenopeo c'è questa volta Sergio Castellitto nel
ruolo di Lucariello, ad affiancarlo nelle vesti di sua moglie è
proprio questa leonessa del teatro contemporaneo e del cinema
dove ha interpretato una cinquantina di ruoli con grandissimi
registi da Monicelli a Wertmuller, passando per Fellini,
Luchetti e Calopresti, Nanni Loy, Giuseppe Bertolucci ma che
soprattutto proprio con Eduardo aveva già collaborato, e che nel
film targato Rai Fiction e Picomedia qui interpreta Concetta,
personaggio reso immortale da Pupella Maggio. "Non mi ispiro a
Pupella. Un'attrice che adoro e che sbirciavo durante le
rappresentazioni. Il film poi è ambientato nel 1950, non nel
1931 come nell'originale di De Filippo, anche l'estrazione
sociale è meno proletaria. E' stato ricavato il testo dalle
varie stesure. La messa in scena di De Angelis è straordinaria,
ha rispettato la tradizione e l'archeologia arricchendola con
l'introspezione. Tutto è stato recitato all'impronta. Alla fine
mi sembrava di essere dentro casa Cupiello, di essere io stessa
Concetta, la mia però". Nel cast che vedremo martedì anche Toni
Laudadio, Pina Turco, Antonio Pantaleo, Vittorio Elia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA