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Marina Confalone, Eduardo è stato quasi un padre

Marina Confalone, Eduardo è stato quasi un padre

Concetta in Natale in casa Cupiello, ma non mi ispiro a Pupella

ROMA, 20 dicembre 2020, 14:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per Marina Confalone Eduardo de Filippo non è stato solo un maestro ma "quasi un padre", perlomeno sul palcoscenico allo stesso tempo ne sentiva vista la sua giovane età una sorta di soggezione "è stato il più grande attore del novecento". L'attrice napoletana si racconta cosi in una lunga intervista in occasione dell'atteso Natale in Casa Cupiello, il testo drammatico di Eduardo De Filippo che ritorna in tv per una nuova trasposizione, il 22 dicembre in prima serata su Rai1, con un film evento con la regia di Edoardo de Angelis. Se a vestire i panni che furono del grande drammaturgo partenopeo c'è questa volta Sergio Castellitto nel ruolo di Lucariello, ad affiancarlo nelle vesti di sua moglie è proprio questa leonessa del teatro contemporaneo e del cinema dove ha interpretato una cinquantina di ruoli con grandissimi registi da Monicelli a Wertmuller, passando per Fellini, Luchetti e Calopresti, Nanni Loy, Giuseppe Bertolucci ma che soprattutto proprio con Eduardo aveva già collaborato, e che nel film targato Rai Fiction e Picomedia qui interpreta Concetta, personaggio reso immortale da Pupella Maggio. "Non mi ispiro a Pupella. Un'attrice che adoro e che sbirciavo durante le rappresentazioni. Il film poi è ambientato nel 1950, non nel 1931 come nell'originale di De Filippo, anche l'estrazione sociale è meno proletaria. E' stato ricavato il testo dalle varie stesure. La messa in scena di De Angelis è straordinaria, ha rispettato la tradizione e l'archeologia arricchendola con l'introspezione. Tutto è stato recitato all'impronta. Alla fine mi sembrava di essere dentro casa Cupiello, di essere io stessa Concetta, la mia però". Nel cast che vedremo martedì anche Toni Laudadio, Pina Turco, Antonio Pantaleo, Vittorio Elia.
   

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