Arthur Virgilio, sindaco di
Manaus, capitale dello Stato brasiliano di Amazonas, ha definito
"grave" la crisi sanitaria provocata dal coronavirus nella
regione, dove sono state travolte le capacità assistenziali
degli ospedali e potrebbero tornare a saturarsi i cimiteri.
"La situazione è grave, può sfociare in una crisi brutale, la
gente è disperata" perché non c'è posto negli ospedali e "non si
può dire alla gente di andarsene e tornare tra due giorni", ha
detto Virgilio ad una radio di San Paolo.
Nelle ultime 24 ore a Manaus sono state ricoverate per Covid
112 persone, il numero più alto dall'inizio della pandemia.
Il sindaco ha poi sottolineato che la città deve affrontare
anche problemi nei cimiteri, paventando quanto avvenuto mesi fa,
quando le vittime della malattia furono sepolte nelle fosse
comuni.
Virgilio ha infine criticato la posizione del presidente
della Repubblica, Jair Bolsonaro, riguardo al vaccino.
"Il presidente deve smetterla di dare un esempio negativo
dicendo che non si vaccinerà, oltre a dire che è contrario al
vaccino obbligatorio. La vaccinazione deve essere obbligatoria
per evitare i contagi", ha sostenuto il sindaco.
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