La street artist Laika, che molti
definiscono la 'Banksy italiana', si è unita alla gioia dei
movimenti argentini che hanno lottato per 15 anni per avere la
legge di legalizzazione dell'aborto approvata il 30 dicembre
esponendo un suo poster su via Torino a Roma, nei pressi
dell'ambasciata dell'Argentina.
In dialogo con l'agenzia di stampa argentina Telam, l'artista
ha dichiarato che "finalmente si è conclusa una battaglia
ultradecennale", sottolineando che "nel mondo c'è ancora tanta
strada da fare".
Ispirandosi al manifesto del 1943 'We Can Do It' (Ce la
possiamo fare) di J. Howard Miller, commissionato dalla
Westinghouse Electric come immagine per sollevare il morale dei
suoi lavoratori durante la II Guerra mondiale, Laika ha
riprodotto l'immagine di una donna, con un bavaglio verde sulla
bocca, che flette muscolarmente il braccio destro e dice: 'E'
legge!'.
"Solo 60 paesi consentono l'accesso libero e legale
all'aborto - ha ricordato - e solo il 37% delle donne in età
fertile vive in Paesi in cui l'aborto è consentito senza
divieti. Celebriamo questo importante traguardo - ha concluso -
per ripartire domani con una speranza che il vento di questo
cambiamento soffi in Sud America".
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