Alla Mostra del cinema di Venezia è
stato premiato con la Coppa Volpi alla sua magnifica
protagonista Vanessa Kirby e ora arriva disponibile su Netflix
dal 7 gennaio uno dei film migliori della stagione, in odore di
candidature agli Oscar in varie sezioni, a cominciare
naturalmente da quella per la migliore attrice: è Pieces of a
Woman dell'ungherese Kornél Mundruczó, al suo primo film in
lingua inglese.
Il bollino produttivo di Martin Scorsese già è indicativo:
"Pieces of a Woman è stata una profonda esperienza emotiva sin
dalla prima scena che è diventata sempre più forte con lo
scorrere del film. Kornél ha uno stile immersivo e una fluidità
nel girare che diventa impossibile distogliere lo sguardo e non
restare coinvolti", ha detto il regista, qui nei panni del
produttore.
Protagonista è una coppia di Boston in procinto di avere un
bambino: Martha (Vanessa Kirby) e Sean Carson (Shia LaBeouf). Il
parto in casa, un travaglio che sullo schermo dura ben 25
minuti, sembra, per colpi di scena e ritmo, un thriller: urla,
strilli, lamenti e dolore a non finire. Si entra così subito
nel dramma perché la bambina, appena nata, muore dopo solo
cinque minuti e della sua morte viene accusata l'ostetrica che
non avrebbe valutato bene l'esigenza di correre in ospedale.
La vita della coppia cambia inevitabilmente anche per la
ingombrante quanto silenziosa presenza della dispotica madre di
Martha (Ellen Burstyn), una ricca signora che non ha mai
approvato la scelta matrimoniale della figlia e che considera il
genero poco più di un miserabile da comprare.
Il film nasce da un'esperienza personale del regista
ungherese condivisa con la compagna, l'attrice e sceneggiatrice
Kata Weber.
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