"Un intellettuale al quale l'Italia
deve molto". Così il ministro per i beni e le attività culturali
e per il turismo Dario Franceschini nel giorno del centenario
della nascita di Leonardo Sciascia. "Una personalità animata da
forte impegno civile e passione democratica - aggiunge il
ministro - capace di analisi, critiche e spunti narrativi di
grande attualità, autore di romanzi e racconti ai quali occorre
ritornare per comprendere appieno il nostro Paese".
Il Mibact ricorda Sciascia anche attraverso una campagna social
che ruota attorno all'animazione della sua firma in calce a una
lettera autografa indirizzata ad Annamaria Ortese, proveniente
dalle carte private dell'autrice de "Il mare non bagna Napoli",
depositate nel 2002 presso l'Archivio di Stato di Napoli dalla
nipote della scrittrice, Rita Ortese.
I profili social del Mibact propongono un piccolo video in cui
il pennino traccia idealmente la firma in calce al messaggio con
cui il 21 gennaio 1983 l'intellettuale e scrittore siciliano,
nato a Racalmuto l'8 gennaio del 1921, ricambiava alla Ortese
gli auguri scrivendo dalla clinica Valmont a Glion-sur-Montreux.
Le poche, semplici righe con le quali Sciascia si dice a
disposizione "per quello che posso", "anche se non mi faccio
vivo scrivendo", sono vergate sulla carta intestata di un
istituto in cui soggiornò anche il protagonista del pamphlet
"Atti relativi alla morte di Raymond Roussel",
racconto-inchiesta composto dallo scrittore siciliano nel 1971
per indagare sulla morte misteriosa dell'autore francese
avvenuta a Palermo nel 1933. Fili sottili di esistenze che si
intrecciano, lasciando libera la fantasia di correre su questo
documento conservato alla nostra memoria, insieme ad alcune foto
di Nino Catalano rese disponibili dalla Fondazione Leonardo
Sciascia, che ritraggono l'intellettuale siciliano in alcuni
momenti di vita familiare, costituiscono l'omaggio simbolico
Mibact per questa ricorrenza.
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