Un milione di dollari a puntata
per le star del nuovo "Sex and the City": all'indomani
dell'annuncio sull'attesissimo sequel, "Variety" rivela in
esclusiva il cachet che Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e
Kristin Davis incasseranno per la miniserie intitolata "And Just
Like That". Dieci milioni a testa per altrettanti episodi di un
milione ciascuno. Tanto o poco?
Per la 'bibbia' dell'entertainment c'è poco da stupirsi: il
compenso delle tre donne, che assieme a Michael Patrick King
sono anche produttrici esecutive della serie, sarebbe in linea
con quanto guadagnato per i rispettivi ruoli su piattaforme in
streaming come Netflix e Hulu da star di serie A come Nicole
Kidman, Jeff Bridges, Patrick Stewart, Reese Witherspoon e Kerry
Washington.
Pandemia permettendo, le riprese dovrebbero cominciare in
primavera a New York. "And Just Like that", in onda su Hbo Max,
seguirà le avventure di Carrie, Miranda e Charlotte, sempre
affascinanti come due decenni fa, ma ormai ultracinquantenni. La
serie offre dunque una opportunità alle tre attrici non più
giovanissime a fronte di uno star system in cui, con rare
eccezioni, le donne mature fanno fatica a trovare ruoli.
L'indiscrezione sulle paghe della Parker e compagne (Kim
Cattrall, che aveva avuto i ruolo della disinibita e più anziana
Samantha Jones, non è stata inclusa nel revival) ha intanto
riacceso il dibattito sui compensi dei divi anche alla luce del
gender gap da anni al centro di polemiche: questo gennaio
ricorre il primo anniversario del movimento Time's Up nato
sull'onda degli scandali delle molestie sessuali per combattere
le discriminazioni basate sul genere dentro e fuori Hollywood.
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