Stop temporaneo in Giappone ai
permessi di ingresso degli atleti stranieri che intendono
allenarsi in vista delle Olimpiadi di Tokyo, in linea con la
chiusura delle frontiere decisa mercoledì scorso. Lo anticipa
l'agenzia Kyodo, che cita fonti del governo, spiegando che
l'esecutivo ha già informato le federazioni sportive del Paese
circa l'imminente direttiva per contenere la diffusione del
coronavirus.
Fino al 7 febbraio tutti i cittadini stranieri non in
possesso di un permesso di soggiorno non potranno fare ingresso
in Giappone. Il provvedimento segue l'abolizione dei permessi
per i viaggi d'affari brevi da 10 nazioni asiatiche, compresa la
Cina.
Agli atleti giapponesi sarà consentito di rientrare nel
Paese, ma all'arrivo dovranno sottoporsi all'obbligo di
quarantena di due settimane. Inizialmente gli stranieri non
residenti - tra cui gli stessi atleti professionisti e gli
allenatori stranieri che operano in Giappone - erano esentati
dalle restrizioni.
La decisione avrà ripercussioni significative sul campionato
di calcio della J-League, il cui inizio è previsto per il 26
febbraio, e sulla stagione di baseball. Ieri, a due giorni
dall'avvio, è stato posticipato fino a 5 settimane l'inizio del
campionato di rugby, dopo il contagio di 62 giocatori
appartenenti a sei diverse squadre. In base al calendario
ufficiale le Olimpiadi di Tokyo sono previste dal 23 luglio
all'8 agosto, mentre le Paraolimpiadi dal 24 agosto al 5
settembre.
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