Via libera dalla Commissione Europea
ad un finanziamento di oltre 7 milioni di euro destinato a
supportare i servizi trasfusionali italiani che hanno raccolto,
raccolgono o pianificano di raccogliere plasma da convalescente
Covid-19. Lo rende noto il Centro nazionale sangue (Cns). I
fondi sono stati ottenuti nell'ambito del programma Esi
(Emergency Support Instrument), nato per aiutare gli Stati
membri ad affrontare la pandemia e sono destinati a progetti dei
servizi trasfusionali di 14 regioni italiane.
Lo scorso agosto, spiega il Cns, la Struttura Regionale di
Coordinamento Trasfusionale (Src) della Regione Lombardia si è
candidata capofila dei servizi trasfusionali che hanno espresso
interesse di accesso al finanziamento e predisposto le proposte,
come da bando europeo. In totale sono 14 le Regioni e provincie
autonome che hanno fatto richiesta.
L'approvazione dei progetti permetterà di accedere al 100% dei
fondi richiesti, circa 7.100.000 euro, su 36 milioni di euro
messi a disposizione dalla Commissione per il totale dei
progetti.
"In attesa di evidenze scientifiche certe sull'efficacia del
plasma iperimmune contro Covid-19 - sottolinea Vincenzo De
Angelis, direttore del Centro Nazionale Sangue - è fondamentale
continuare nella ricerca su questa terapia. Il rafforzamento
della capacità delle strutture trasfusionali sarà in ogni caso
utilissimo anche per aumentare in assoluto la raccolta di
plasma, che è l'unica fonte di farmaci spesso salvavita, e
avvicinarci ulteriormente all'autosufficienza in questo
settore".
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