Gruppi strutturati in modo
gerarchico, "colonnelli" che proteggono i capi dalle azioni
della polizia, "estremisti" e "intellettuali" di destra,
pressioni sulla Juventus. Questo l'ambiente della tifoseria
organizzata bianconera così come è emerso oggi a Torino nel
corso della testimonianza resa in tribunale da un funzionario
della Digos. L'occasione è stata l'apertura del processo Last
Banner, dove la Juventus è parte civile. Gli imputati sono
dodici. Fra i reati contestati ad alcuni figura l'estorsione.
Il funzionario, su richiesta del pm Chiara Maina, ha fornito
un quadro d'ambiente in cui si sono svolte le vicende sotto
l'esame dei giudici, accennando all'interesse dei gruppi ultrà
al controllo della vendita di biglietti.
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