La regina del thriller Patricia
Highsmith, l'autrice di 'Sconosciuti in treno' che ispirò ad
Alfred Hitchcock 'L'altro uomo' e della serie di cinque
polizieschi con protagonista il serial killer truffatore e
bisessuale Tom Ripley, a cento anni dalla nascita, il 19 gennaio
1921, ci conquista anche come autrice di storie brevi che hanno
una morbidezza estranea ai romanzi e alle serie di lungo
respiro.
Per il centenario esce 'Donne', sedici racconti, per la
maggior parte completamente inediti in Italia, pubblicati da La
Nave di Teseo nella traduzione di Hilia Brinis, Lorenzo Matteoli
e Sergio Claudio Perroni. E in contemporanea arrivano in
libreria anche le nuove edizioni di 'Sconosciuti in treno',
nella traduzione di Ester Danesi Traversari, con cui la
Highsmith esordì nel 1950, e 'Ripley sotto l'acqua', tradotto da
Hilia Brinis.
Solitaria, sempre lontana dalle luci della ribalta, Mary
Patricia Plangman, vero nome di Patricia Highsmith è morta ad
Aurigeno, in Svizzera, il 4 febbraio 1995. Nata a Forth Worth,
in Texas, nel 1921, ha sempre indagato il confine fra il normale
e l'anormale facendolo sfumare fino quasi a svanire. Dai suoi
libri sono stati tratti 24 adattamenti cinematografici. Anche
l'ambivalente eroe Tom Ripley è stato una grande fonte di
ispirazione per il cinema da 'L'amico americano' di Wim Wenders
a 'Il talento di Mr Ripley'di Antony Minghella a 'Il gioco di
Ripley' di Liliana Cavani.
La Highsmith è autrice anche di libri e saggi a sfondo
psicologico che raccontano l'angoscia contemporanea come
'Catastrofi più o meno naturali' del 1989 e nel suo ultimo
romanzo,'Idilli d'estate' del 1995 ha affrontato il tema della
omosessualità che lei stessa ha vissuto nelle sue relazioni.
Particolarmente apprezzata in Europa, la Highsmith si è
trasferita definitivamente nel vecchio mondo nel '63 e ha
passato gli ultimi anni della sua vita in una casa nella
campagna svizzera, vicino a Locarno, dove è morta.
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