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Divi rock vendono musica, Fleetwood dopo Dylan

Divi rock vendono musica, Fleetwood dopo Dylan

Boom legato a pandemia, tra successo streaming e stop concerti

NEW YORK, 17 gennaio 2021, 17:37

Redazione ANSA

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Seguendo l'esempio di Bob Dylan e Neil Young, uno dei fondatori dei Fleetwood Mac, Mick Fleetwood, ha venduto la sua quota delle registrazioni della band al gigante musicale Bmg. L'accordo copre i diritti su album classici come "Rumours", "Tango In The Night" e "Tusk" per un totale di circa 300 canzoni e "18 ore di batteria", ha annunciato la divisione musicale del colosso dei media tedesco Bertelsmann.
    Pochi giorni fa il single del 1977 dei Fleetwood Mac "Dreams" aveva mandato in fibrillazione TikTok raccogliendo 2,9 milioni di visioni seguite da una valanga di vendite in streaming mentre nel 2020 la collezione di greatest hits "50 Years - Don't Stop" e' entrata tra gli album top ten dell'anno nel Regno Unito. L'intesa tra Bmg e Fleetwood si differenzia da quelli raggiunti da Dylan e Young: i due musicisti si sono limitati a vendere rispettivamente a Universal Music e al britannico Hipgnosis Songs Fund materiale dal loro catalogo musicale, non i diritti sulle vere e proprie registrazioni. A Mick Fleetwood Bmg ha pagato invece una somma una tantum in cambio dei futuri proventi derivati dalla distribuzione della sua musica compresi i "master tapes" creati in studio negli ultimi 50 anni.
    Il boom di servizi in streaming come Spotify nei mesi della pandemia e' dietro il boom delle vendite dei cataloghi musicali generano introiti ogni volta che vengono suonate sulla radio, internet o usati in film, show televisivi o programmi di fitness online come Peloton. Ma e' anche in gioco il lockdown che ha bloccato concerti e tournee per non parlare del "fattore eta'".
   
   

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