Torrenziali piogge monsoniche
impediscono ai soccorritori di scavare fra le macerie alla
ricerca di sopravvissuti nell'isola di Sulawesi, in Indonesia,
colpita la notte fra giovedì e venerdì da un terremoto di
magnitudo 6.2 che finora, secondo un bilancio del tutto
provvisorio, ha fatto almeno 73 morti accertati e migliaia di
sfollati.
Sul posto, e in particolare nella cittadina marittima
devastata di Mamuju di 110.000 abitanti, sono schierate gru e
scavatrici. Le macerie includono molti edifici in cemento, fra
cui un ospedale. E' presente anche un'unità polizia con cani da
ricerca.
"La pioggia costituisce un rischio perché gli edifici
danneggiati possono crollare se diventa troppo pesante - spiega
Octavianto, uno dei soccorritori - sommandosi agli effetti delle
scosse di assestamento". Allo stesso tempo, "rimuovere troppo
velocemente le macerie con macchinari pesanti potrebbe uccidere
eventuali sopravvissuti ancora sepolti là sotto", aggiunge
Octavianto, aggiungendo che le persone ritrovate finora erano
morte.
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