Lo sconfinamento della linea di
mezzeria da parte del camion è stato valutato "inferiore ai 40
cm" e definito "minimo" "stante il tipo di mezzo e la strada
percorsa". E' quanto contenuto nelle conclusioni alla richiesta
di integrazione della perizia sull'incidente ad Alex Zanardi che
ha portato all'apertura di un'indagine dopo che l'ex campione
con la sua handbike si scontrò contro un Tir lungo la strada
provinciale tra Pienza e San Quirico d'Orcia (Siena). Secondo
quanto si apprende da fonti vicino all'inchiesta il perito della
procura di Siena, Dario Vangi, avrebbe risposto a sette nuovi
quesiti come approfondimento alle conclusioni del pool di
esperti nominati dei legali della famiglia Zanardi, l'ingegnere
Giorgio Cavallin e della difesa del camionista indagato per
lesioni gravissime, l'ingegnere Mattia Strangi.
Sempre secondo quanto si apprende la posizione del mezzo
potrebbe essere stata dettata dalla "presenza di un ciclista
davanti all'autocarro e dall'inizio di manovra di sorpasso
dell'autocarro stesso, comunque consentita". Inoltre la
documentazione depositata nei giorni scorsi in procura rileva
come "Zanardi avesse la tendenza ad allargare e arrotondare la
curva portandosi in prossimità della linea di mezzeria".
Nelle sue conclusioni il perito conferma quindi che il
"sinistro si è verificato non a causa dell'invasione di corsia"
del camion "ma a causa della presenza del veicolo". Nelle
prossime settimane sono attese le decisioni della procura circa
la posizione del camionista in merito all'eventuale richiesta di
rinvio a giudizio.
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