"Per quanto non sia certamente
intenzione dell'amministrazione regionale sottrarre il proprio
territorio alle più idonee misure di prevenzione e contenimento
del contagio (che costituiscono presidio ineludibile a tutela
della salute di tutti i cittadini), quelle - illegittimamente -
disposte con l'Ordinanza impugnata costituiscono un vulnus
gravissimo (ed ingiustificato) al tessuto economico, sociale e
produttivo della Regione: la classificazione nell'ambito della
'zona rossa' preclude infatti, come noto, lo svolgimento di una
vastissima platea di attività". E' quanto si legge nel ricorso
di Regione Lombardia al Tar del Lazio.
La Lombardia chiede dunque di annullare, anche con un decreto
presidenziale, l'ordinanza del ministro della Salute Roberto
Speranza del 14 gennaio con cui la Regione è stata inserita in
zona rossa e anche il Dpcm del 14 gennaio 2021 nella parte in
cui definisce i criteri per la classificazione di zona arancione
e zona rossa così come il Decreto Ministeriale 30 aprile 2020
sul monitoraggio e di ogni altro atto ad essi presupposto,
conseguente o comunque
coordinato o connesso".
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