"Non ha più senso rimettere insieme i
cocci. Adesso che ci siamo liberati dall'ideologia, il sogno
deve tornare a volare alto". Sono le parole con cui Achille
Occhetto chiude il documentario "La dannazione della sinistra -
Cronache di una scissione", realizzato da Ezio Mauro, che andrà
in onda sabato 23 in prima serata su Rai3, a 100 anni dalla
nascita del Pci. Un lavoro di ricostruzione storica, che
proietta lo spettatore al centro del Teatro Goldoni di Livorno
dove il 21 gennaio 1921 si compì la grande scissione tra
socialisti e comunisti. Analizzando, dai luoghi nei quali si
sono svolti gli avvenimenti essenziali di quegli anni, il
percorso che ha portato alla nascita del più grande partito
comunista d'occidente e alla sua dissoluzione.
"E' un lavoro sul campo - racconta Mauro in un'intervista
all'ANSA -, perché andare sui posti era indispensabile. Prima di
tutto a Livorno per riaprire le porte del Teatro Goldoni, dove
abbiamo avuto la fortuna di trovare un documento inedito: il
quaderno di un barbiere di 18 anni che andava al teatro per
guardare il congresso, sul quale aveva segnato dove erano seduti
i leader di allora. Si sapeva in linea di massima dove erano
posizionati Turati, Serrati e Gramsci, ma non con questa
precisione". La narrazione del documentario, prodotto da Simona
Ercolani per Stand by me e diretto da Cristian di Mattia, si
snoda attraverso le interviste a testimoni che hanno
caratterizzato la storia della sinistra fino al 1991, l'anno in
cui il PCI cambia nome. Tra loro Achille Occhetto, Massimo
D'Alema, Fausto Bertinotti, Luciana Castellina, Nichi Vendola,
Claudio Martelli, Pier Luigi Bersani, Ugo Intini, Ugo Sposetti,
ed ancora, nella sua ultima intervista Emanuele Macaluso, la
cantautrice Giovanna Marini.
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