(di Francesco Gallo)
UN CIELO STELLATO SOPRA IL GHETTO DI
ROMA di Giulio Base mischia passato e presente, anche per
mettere in evidenza come certi valori siano inevitabilmente
senza tempo. In questo caso nel film - disponibile in esclusiva
dal 27 gennaio su RaiPlay e poi in onda su Rai1 sabato 6
febbraio alle 22.50 - i valori sono quelli del ricordo, della
memoria, della Shoah partendo da quel 16 ottobre 1943, anche
detto il 'sabato nero degli ebrei'.
Quel giorno ci fu un massiccio rastrellamento nel ghetto, il
quartiere ebraico romano, da parte della Gestapo insieme ad
alcuni fascisti. Una caccia all'uomo che comportò la cattura di
1259 persone: 689 donne, 363 uomini e 207 bambini. Da questa
tragica vicenda del passato, in cui si vede tra l'altro una
suora del convento di Sant'Alessio salvare una bambina dalla
cattura, si passa alla Roma contemporanea.
Qui in una soffitta la diciottenne Sofia (Bianca Panconi),
figlia di un famoso pianista internazionale (Giulio Base), trova
in una vecchia valigia una commovente lettera di una donna che
racconta di una bambina ebrea scomparsa proprio quella notte.
Insieme alla lettera c'è anche una fotografia ingiallita della
bambina che ha anche un nome: Sarah Cohen. Per la sensibile
Sofia quella foto e quella lettera diventano ben presto
un'ossessione. Dove è finita Sarah?
Insieme con i suoi amici e alcuni ragazzi ebrei la ragazza
contatta la comunità ebraica alla ricerca di qualche notizia.
Ben presto Sarah Cohen sarà oggetto di un vero e proprio culto
da parte di questi giovani, tanto che a un certo punto si
penserà bene, mentre continuano le ricerche, di renderle omaggio
con una pièce a lei dedicata. Nel frattempo la realtà, come
spesso capita, non mancherà di stupire tutti con il più
incredibile dei colpi di scena.
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