Il governo greco ha confermato che i
rifugiati ospitati nel nuovo campo di Mavrovouni (conosciuto
anche col nome di Kara Tepe), sull'isola di Lesbo, sono esposti
al piombo. Lo denuncia Msf su Twitter invocando l'intervento
dell'Ue per l'immediato trasferimento dei migranti a rischio
intossicazione.
Medecins sans frontieres posta il link al comunicato del
governo di Atene nel quale si conferma la presenza di piombo nel
campo. Tuttavia, si legge nella nota, nei luoghi del campo nel
quale si trovano le residenze dei rifugiati i livelli della
sostanza tossica "sono sotto ai limiti internazionali". Più
alti, invece, nella zona degli uffici. Qui, assicurano le
autorità della Grecia, sono già stati avviati dei lavori di
risanamento come la "copertura con uno strato di ghiaia alto 20
cm".
Il campo di Kara Tepe è stato costruito in tutta fretta dopo
l'incendio che a settembre ha distrutto l'enorme struttura di
Moria. Doveva essere un campo temporaneo. Da ottobre ong e Onu
denunciano le terribili condizioni di vita dove sono ospitati
quasi 8.000 rifugiati.
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