Joe Biden commemora la giornata
della memoria sottolineando come ricordare tutte "le vittime,
gli eroi e le lezioni dell'Olocausto sia particolarmente
importante oggi, quando coloro che lo negano e minimizzano
diventano sempre più rumorosi nei nostri discorsi pubblici". E
rievocando "gli orrori visti e sentiti a Charlottesville nel
2017, con i nazionalisti bianchi e i neonazisti che vomitavano
la stessa bile antisemitica sentita negli anni '30 in Europa".
Ragione quest'ultima, spiega, che lo ha spinto a correre per la
Casa Bianca. Ma i fatti non sono discutibili e ciascuno di noi
deve restare vigile e parlare contro la rinascente marea
dell'antisemitismo e di altre forme di fanatismo e intolleranza,
qui da noi e nel mondo".
"Oggi - ha proseguito - ribadisco la semplice verita' che
impedire futuri genocidi resta sia un dovere morale sia una
questione di importanza nazionale e globale". Biden ha
condannato anche la complicita' del silenzio: "l'Olocausto non
e' stato un incidente della storia. E' accaduto perche' troppi
governi adottarono a sangue freddo e attuarono leggi che
alimentavano l'odio e pratiche per denigrare e disumanizzare
interi gruppi di individui. E troppi individui restarono in
silenzio. Il silenzio e' complicita'".
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