Trasformare architetture di
cemento armato in opere d'arte fu la sua missione di progettista
e ora a Firenze una mostra antologica esemplifica in 12 sezioni
- ognuna focalizzata su una realizzazione iconica - l'attività
dell'ingegner Pier Luigi Nervi (1891-1979). Il suo processo
creativo è approfondito con plastici, copie di disegni
originali, foto di cantiere e di attualità nella mostra
inaugurata alla ex Manifattura Tabacchi, anch'essa opera di
Nervi, col titolo 'Pier Luigi Nervi e Firenze, la struttura
della bellezza'.
La rassegna approfondisce, tra i progetti, quello dello
stadio comunale 'Berta' di Firenze (l'attuale stadio Artemio
Franchi), il teatro Augusteo di Napoli, la sede dell'Unesco a
Parigi, l'aula in Vaticano delle udienze pontificie, la Torre
della Borsa di Montreal (Canada) e la sede dell'ambasciata
italiana a Brasilia. La rassegna, a ingresso gratuito, è aperta
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17. "La mostra viene
inaugurata oggi con grande ritardo a causa del Covid - ha
spiegato il soprintendente Andrea Pessina -. È chiaro che nasce
avendo alle spalle in filigrana la vicenda dello stadio di
Firenze. Quando iniziò il dibattito più acceso sullo stadio,
insieme alla 'Pier Luigi Nervi Association', decidemmo di far
conoscere meglio questa figura incredibile. Possiamo spiegare ai
fiorentini perché Nervi è importante e perché lo stadio è
fondamentale all'interno della sua produzione". Elisabetta
Margiotta Nervi, segretaria generale della Pier Luigi Nervi
Association, spera che "tanti fiorentini abbiano voglia di
vederla anche per capire meglio l'architettura preziosa che
hanno in città e riuscire a vedere finalmente il valore dello
stadio Franchi".
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