Marcia indietro dell'Ue sulla
decisione di imporre controlli sui vaccini anti-Covid prodotti
nel continente e indirizzati all'Irlanda del Nord: la
Commissione europea "non farà scattare la clausola di
salvaguardia", si legge in un comunicato di Bruxelles.
"Per affrontare l'attuale mancanza di trasparenza delle
esportazioni di vaccini al di fuori dell'Ue - ricorda la nota -,
la Commissione sta mettendo in atto una misura che impone che
tali esportazioni siano soggette ad autorizzazione da parte
degli stati membri. Nel processo di finalizzazione di questa
misura - spiega Bruxelles -, la Commissione garantirà che il
protocollo Irlanda - Irlanda del Nord non venga modificato: la
Commissione non fa scattare la clausola di salvaguardia".
"Qualora si abusasse dei transiti di vaccini e sostanze attive
verso paesi terzi per aggirare gli effetti del sistema di
autorizzazione - avverte tuttavia Bruxelles -, l'Ue valuterà
l'utilizzo di tutti gli strumenti a sua disposizione. Nel
processo di finalizzazione del documento, la Commissione metterà
anche a punto il processo decisionale ai sensi del regolamento
di esecuzione. La versione finale del regolamento di attuazione
- conclude il comunicato - sarà pubblicata domani (oggi, ndr)
dopo la sua adozione".
Ieri sera il premier britannico Boris Johnson aveva chiamato
la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen,
proprio per esprimere "le sue gravi preoccupazioni sul
potenziale impatto che potrebbero avere i passi compiuti dall'Ue
sull'esportazione dei vaccini", con l'imposizione unilaterale di
controlli non previsti dalla Brexit ai confini dell'Ulster. La
first minister locale di Belfast, Arlene Foster, aveva definito
da parte sua la decisione di Bruxelles un passo "incredibilmente
aggressivo e ostile". In un messaggio pubblicato sul suo account
Twitter, la presidente della Commissione europea Ursula von der
Leyen parla di "colloqui costruttivi" con Johnson: "Abbiamo
concordato sul principio che non dovrebbero esserci restrizioni
all'esportazione di vaccini di aziende che stanno adempiendo
alle responsabilità contrattuali", afferma la Von der Leyen.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA