La giunta militare che da due
settimane ha preso il potere in Birmania ha ordinato l'arresto
dei leader della protesta, che da otto giorni sfida i golpisti
nelle piazze. L'ordine, scrivono alcuni media, fra cui il
Guardian, è dello stesso capo dei militari, gen. Min Aung
Hlaing, che ha ordinato la sospensione della legge che
garantisce i cittadini da arresti, perquisizioni e detenzioni
arbitrari da parte delle forze di sicurezza senza il mandato di
un giudice, introdotta quando fu insediato il governo di
transizione democratica nel 2011 dopo quasi 40 anni di dittatura
militare.
La giunta in una nota fa sapere che nella lista delle persone da
arrestare ci sono almeno sette personaggi di alto rango che si
oppongono pubblicamente al governo militare sui social,
minacciando anche chiunque dia loro rifugio.
La nuova legge a cui gli ordini di arresto farebbero
riferimento prevede fino a due anni di detenzione senza processo
per gli autori di commenti che possano "minacciare la
tranquillità".
Nella lista figura anche Min Ko Naning, 58 anni, uno dei
leader della disobbedienza civile durante la precedente
dittatura militare, che trascorse in carcere molti degli anni
fra il 1988 e il 2012.
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