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Pd: Pini, non è maschi contro femmine, ne discuta il partito

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Pd: Pini, non è maschi contro femmine, ne discuta il partito

C'è problema di rappresentanza e di rappresentatività

ROMA, 16 febbraio 2021, 15:04

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La questione dei Ministri del Pd sta prendendo una piega che non mi piace. Questa non è una guerra di maschi contro femmine e nessuno critica le persone scelte solo "in quanto uomini". Così come il problema non si risolve mettendo nei posti di "vice" delle donne solo "in quanto donne".
    Non è una questione di quote: il problema è più complesso e merita una discussione seria e ponderata all'interno del nostro partito". Lo scrive in una nota Giuditta Pini, Deputata del Partito Democratico.
    "Si tratta - prosegue Pini - di un problema di rappresentanza e di rappresentatività e di come scegliamo chi va a ricoprire incarichi di Governo. Le persone scelte sono tre uomini, etero, ultra-cinquantenni del nord. Se aggiungessi "centro-nord" avremmo l'identikit perfetto dell'establishment del Pd. Le donne, le persone non bianche, i giovani, il sud, non hanno trovato chi li rappresenti all'interno del Partito Democratico nemmeno stavolta. E non basterà spartirsi qualche incarico per placare la sacrosanta rabbia del nostro elettorato. Perché - continua la Deputata Dem - sono anni ormai che diciamo il contrario di quello che facciamo e che pensiamo di risolvere ogni cosa col manuale Cencelli delle correnti. Se non sradichiamo questo meccanismo, se non agiamo con decisione e non lo facciamo ora, saremo condannati a essere sempre più marginali, fino a scomparire. Il luogo in cui discuterne è la Direzione Nazionale. E prima di allora nessuno dovrebbe accettare incarichi di sottogoverno. Né uomo, né donna. Perché qui occorre ridiscutere tutto. Ce lo chiedono le cittadine e i cittadini, le firme di importanti giornali, l'opinione pubblica e chi vorrebbe un'alternativa alle destre e non la trova. Sono arrabbiati e delusi. E hanno ragione", conclude Pini.
   

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