Enzo Bianchi non ha lasciato Bose, in
Piemonte, per trasferirsi in Toscana secondo l'accordo che,
secondo la Comunità, avrebbe posto fine alle tensioni interne.
Un provvedimento, il trasferimento di Bianchi da Bose a Cellole,
che era stato suggerito dal delegato del Papa. Il trasferimento
doveva realizzarsi prima dell'inizio della Quaresima, cioè ieri.
"Con profonda amarezza la Comunità - sottolinea lo stesso
monastero di Bose - ha dovuto prendere atto che fr. Enzo non si
è recato a Cellole nei tempi indicatigli dal Decreto del
Delegato Pontificio dello scorso 4 gennaio. Si trattava di una
soluzione messa a punto in questi mesi con l'assenso ribadito
per iscritto dallo stesso fr. Enzo e da alcuni fratelli e
sorelle disposti a seguirlo per fornirgli tutta l'assistenza
necessaria".
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