Francesco, 18 anni, è uno studente
modello. Che però non ha mai visto la sua scuola, a causa di una
grave patologia che gli impedisce di uscire di casa. Vi ha messo
piede oggi per la prima volta, dopo 5 anni, per affrontare
l'esame di maturità. Prima di stamattina il liceo l'aveva visto
tramite la telecamera del computer, nella sua stanza, collegato
on line con la classe e i compagni. "Oggi ho vissuto una duplice
emozione: più intensa è stata quella legata all'esame, come è
per tutti. Ma è stato emozionante anche per il luogo in cui
entravo, che ho visto in effetti per la prima volta", racconta
all'ANSA Francesco Elia Rizzo, maturando del liceo classico
"C.Marchesi" di Padova. "Mi ha fatto grande effetto - prosegue -
vedere per la prima volta alcuni dei miei insegnanti, con i
quali avevo parlato solo online. E credo sia stato così anche
per loro". Francesco è affetto da una grave immunodeficienza,
che gli impedisce di avere contatti con l'esterno - se non in
modalità protette - o semplicemente anche di toccare oggetti che
non siano sicuri. I compagni di classe, la 5/A Cc, li ha visti
un paio di volte in 5 anni, nel giardino di casa sua, una volta
per il compleanno. Misura e seleziona attentamente le parole
questo 18enne, una grande passione per lo studio, e in generale
per tutte le attività che gli consentono di ''uscire' da una
condizione di vita forzata. . All'esame si è presentato alle
8.30, nell'aula magna del 'Marchesi', con la commissione d'esame
schierata. Un colloquio di 80 minuti. "E' stato molto sereno -
spiega - c'era una buona disposizione da parte degli insegnanti.
Mi pare sia andata bene. La tesi? ho portato un elaborato di
giustizia e diritto, greco e latino, un testo di Aristotele, e
il 'De Legibus' di Cicerone". "Come vedo il mio futuro? Molto
dipende da un trapianto di midollo che era già stato programmato
2 anni fa. In ogni caso lo studio è uno 'spazio' (in senso lato)
fondamentale della mia vita".
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