(ANSAMed) - BEIRUT, 21 SET - Entro la fine di settembre tre
unità militari straniere, tra cui statunitensi, si ritireranno
dall'Iraq come previsto dagli accordi tra Stati Uniti e Iraq in
base ai quali le truppe straniere da combattimento si
ritireranno dal paese entro la fine dell'anno. Lo ha detto oggi
il generale iracheno Tahsin Khafaji, portavoce del Comando
interforze dello Stato maggiore iracheno, parlando in
un'intervista alla tv curdo-irachena Rudaw.
"L'Iraq non ha più bisogno di forze straniere da
combattimento. Gli americani lasceranno le due basi di Ayn Asad
(a ovest di Baghdad) e di Harir (a nord-est di Arbil capoluogo
del Kurdistan iracheno)".
Dopo il ritiro effettuato nel 2011, le truppe americane erano
tornate in Iraq nell'autunno del 2014 nell'ambito della
Coalizione internazionale anti-Isis. "L'Isis non costituisce più
una minaccia all'Iraq", ha detto Khafaji, affermando che "di
recente le forze di sicurezza sono riuscite a sventare diversi
piani di attacchi Isis nella zona (petrolifera) di Kirkuk".
"Certamente, anche dopo il ritiro delle truppe di terra
l'Iraq avrà bisogno della copertura aerea da parte della
Coalizione", ha precisato Khafaji.
In Iraq rimangono circa duemila militari statunitensi da
combattimento e il ritiro definitivo di queste unità è previsto
per la fine dell'anno come annunciato a luglio dal presidente
Joe Biden. (ANSAMed).
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