Il nuovo Registro pubblico delle
Opposizioni finisce all'attenzione del Garante per la Privacy,
dell'Antitrust e della Procura di Roma. Il Codacons ha
presentato infatti un esposto a seguito delle numerose
segnalazioni di cittadini che, nonostante l'iscrizione al nuovo
Registro, continuano a ricevere telefonate commerciali da parte
di call center e operatori specializzati.
In base ai dati raccolti dall'associazione, più di un utente
su 2 iscritto al Registro (il 55% circa) continua ad essere
bersagliato da chiamate di operatori che offrono servizi e
contratti, indifferenti alle disposizioni attuali in tema di
telemarketing. Il 40% circa delle telefonate commerciali
ricevute dagli utenti propone contratti di forniture per luce e
gas, mentre il 32% è legato al mondo della telefonia. Sempre più
numerose le chiamate che provengono da sistemi automatizzati
attraverso numeri fittizi creati da appositi software proprio
allo scopo di aggirare ed eludere le norme in materia.
Nella sua denuncia il Codacons evidenzia la palese violazione
delle disposizioni previste dal Codice della privacy, ma anche
possibili fattispecie penali che il mancato rispetto del
Registro pubblico delle opposizioni potrebbe realizzare, come il
reato di molestie e quello di inosservanza dei provvedimenti
dell'Autorità. L'associazione ha chiesto quindi al Garante e
alla magistratura di aprire indagini sul territorio volte ad
accertare il mancato rispetto della privacy dei cittadini,
accertando le relative responsabilità. All'Antitrust
l'associazione chiede invece di avviare una istruttoria per
pratiche commerciali scorrette sanzionando gli operatori
scorretti. "In tempi non sospetti avevamo previsto il possibile
flop del nuovo Registro, e i numeri ci danno purtroppo ragione -
afferma il presidente Carlo Rienzi - Le falle che caratterizzano
questo strumento e gli interessi miliardari che ruotano attorno
al settore del telemarketing impediscono oggi di porre davvero
fine all'odioso fenomeno delle telefonate selvagge. Speriamo che
ora, grazie al nostro esposto, magistratura, Antitrust e Garante
si attivino contro i trasgressori, sanzionando con la massima
severità la violazione della privacy dei cittadini".
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